E' una alterazione del piede caratterizzata dall'abbassamento della volta plantare.
L'origine di questa patologia è dovuta a varie cause:
lassità legamentosa, cioè i legamenti e i tendini che tengono unite le ossa del piede cedono e si allungano più del normale.
Varismo e supinazione dell'avampiede cioè il primo metatarso rimane più sollevato degli altri così la parte interna del piede non appoggia a sufficienza, la caviglia, il retropiede e la volta plantare cadono internamente.
Accorciamento dei muscoli della gamba, questa alterazione fa si che durante il cammino la caviglia non riesce a flettere dorsalmente a sufficienza perchè il tendine di Achille tira troppo. Per riuscire a flettere a sufficienza quindi cede in eccessiva pronazione l' articolazione sottoastragalica e mediotarsica causando il crollo della volta plantare.
Dismetria degli arti inferiori, cioè diversa lunghezza delle gambe. Una dismetria di 5, 10 millimetri spesso viene ignorata e può provocare un solo piede piatto.
I sintomi più frequenti sono:
- affaticamento del piede
- dolore alla caviglia
- dolore nella zona dove si attacca nel osso scafoide il tendine del muscolo tibiale posteriore
- tendinite del tendine del muscolo tibiale posteriore
- tendinite del tendine di Achille
- fascite plantare
- dolore metatarsale.
Terapia
I plantari realizzati con il calco dei piedi sono la terapia più indicata, sono consigliati dai 4 anni in poi.
Nei casi di grave piattismo nell'età compresa tra i 9 e i 12 anni è risolutivo un piccolo intervento chirurgico con l'inserimento di un endortesi nel seno del tarso.